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Don Franco Patruno interprete sapiente del rapporto arte-fede avvenuta con il Concilio Vaticano II che manifesta una particolare attenzione alla frattura esistente tra il mondo dell'arte e quello della Chiesa. Nel suo scritto, attraverso opere d'arte fondamentali del '900, sottolinea l'accoglienza della Chiesa nella sua missione di ascolto e di dialogo, nella consapevolezza che occorre coniugare l'annucio del Vangelo e della sua Verità, cioè la persona di Cristo. "Bisogna perciò impegnarsi perchè gli artisti si sentano compresi dalla Chiesa nella loro attività e, godendo di una ordinata libertà, stabiliscano più facili rapporti con la Comunità cristiana..." (n. 62 Gaudium et Spes)